Accadde oggi
24Marzo1944
La strage delle Fosse Ardeatine
Le truppe di occupazione della Germania nazista uccidono 335 civili italiani, come atto di rappresaglia per l'attacco eseguito dai partigiani il giorno prima in via Rasella.
Il massacro fu organizzato ed eseguito da Herbert Kappler, all'epoca ufficiale delle SS e comandante della polizia tedesca a Roma, già responsabile del rastrellamento del Ghetto di Roma nell'ottobre del 1943 e delle torture contro i partigiani detenuti nel carcere di via Tasso.
L'ordine di esecuzione riguardò 320 persone, poiché inizialmente erano morti 32 soldati. Durante la notte successiva all'attacco di via Rasella morì un altro soldato e Kappler, di sua iniziativa, decise di uccidere altre 10 persone. Erroneamente furono aggiunte 5 persone in più e i tedeschi, per eliminare scomodi testimoni, uccisero anche loro.
I tedeschi, dopo aver compiuto il massacro, fecero esplodere numerose mine.
Per la sua efferatezza, l'alto numero di vittime e per le tragiche circostanze che portarono al suo compimento è diventato l'evento simbolo della rappresaglia nazista durante il periodo dell'occupazione.
Le "Fosse Ardeatine", antiche cave di pozzolana site nei pressi della via Ardeatina, luogo dell'esecuzione e dell'occultamento dei cadaveri, sono diventate un monumento a ricordo dei fatti e sono oggi visitabili.